Che un approccio ecologico non possa funzionare nel motorsport? L’idrogeno liquido in pratica: la Toyota Corolla H2 in una gara di 24h

Innovazioni sbalorditive nell’industria automobilistica. Non ci credete? E che tutta questa tecnologia moderna, per lo più ecologica, non abbia nulla a che fare con lo sport motoristico che piace tanto a noi appassionati. Toyota dice il contrario! Non ci credete? Che ne dite di dimostrarlo con un successo recente? Trionfale, dopo tutto, è stata la performance del prototipo da corsa alimentato a idrogeno liquido, la Corolla H2, nell’estenuante gara di 24 ore Super Taikyu sull’iconico circuito del Fuji a Oyama, Shizuoka. Ed è proprio di questo che ci occuperemo oggi…

Una rivoluzionaria auto da corsa a idrogeno

Alimentato dalla potenza dell’idrogeno liquido, questo capolavoro all’avanguardia ha superato le sfide di una gara di resistenza impegnativa, migliorando notevolmente il percorso di Toyota verso soluzioni automobilistiche sostenibili. Ancora più sorprendente è il fatto che la Corolla H2 abbia partecipato alla gara solo 18 mesi dopo l’inizio del suo sviluppo. Immaginate un veicolo che non brucia “gomma” ma idrogeno, il carburante pulito ed efficiente del futuro. La Corolla H2 è diventata il primo veicolo a correre, il primo a funzionare con l’idrogeno liquido su una pista da corsa. 358 giri sul circuito di Fuji hanno coperto ben 1.634 chilometri, un risultato raggiunto solo un anno dopo il debutto della Corolla H2 a idrogeno gassoso.

Innovazioni ecologiche del gruppo propulsore

L’impegno di Toyota nel ridurre le emissioni di carbonio attraverso l’innovazione motoristica risplende in tutta la sua evidenza. Il principale vantaggio dell’idrogeno liquido? La notevole gamma di veicoli alimentati da esso. Con una densità energetica circa 1,7 volte superiore a quella dell’idrogeno gassoso, questo elegante propulsore può andare più lontano, letteralmente. A differenza dell’idrogeno gassoso, l’idrogeno liquido non necessita di alta pressione, garantendo una maggiore flessibilità nella progettazione dei serbatoi e potenzialmente più spazio per i passeggeri posteriori. La forma cilindrica dei serbatoi assicura una distribuzione uniforme delle forze anche ad alta pressione. La sfida, tuttavia, rimane il mantenimento della temperatura ultra bassa di -253°C, essenziale per la liquefazione dell’idrogeno. Sotto il cofano, il team visionario di Toyota ha intrapreso un viaggio per perfezionare la tecnologia. Ryosuke Yamamoto, vicedirettore del dipartimento di sviluppo veicoli di GR, afferma: “Sebbene stessimo già collaborando con alcuni fornitori, volevamo coinvolgere più partner per lavorare insieme al perfezionamento della tecnologia e trasformarla in qualcosa di straordinario. Con l’intento di utilizzare un motore a idrogeno, il team di sviluppo ha modificato il serbatoio per mantenere l’idrogeno allo stato liquido. Sono stati inoltre introdotti numerosi nuovi componenti, tra cui una pompa di erogazione del carburante potenziata, un evaporatore per riscaldare e convertire il carburante in gas e camere di pressione per erogare l’idrogeno in base alla pressione del pedale del conducente. Ma il piano non si ferma qui: Toyota continuerà a sviluppare veicoli alimentati a idrogeno sia gassoso che liquido per sfruttare appieno il potenziale di questa tecnologia rivoluzionaria. E non è sola: la casa automobilistica sta invitando un’ampia gamma di partner a unirsi a questo viaggio stimolante. Con l’evoluzione dell’industria automobilistica, la Corolla H2 di Toyota testimonia il suo costante impegno verso l’innovazione e la responsabilità ambientale. Con l’idrogeno liquido come “nuova arma”, Toyota sta aprendo la strada a un futuro più pulito e sostenibile, dimostrando che velocità, potenza e consapevolezza ambientale possono coesistere armoniosamente in pista e oltre. Daniela Dlabačová


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