Viaggio nel sogno del Principato di Monaco: Monaco ePrix 2023 con DS Automobiles

Non è un segreto che i redattori di MOTORVIZE.cz abbiano l’opportunità di assistere personalmente alle gare dell’ancora nuova e molto attraente serie di Formula E almeno una volta all’anno. Il viaggio dello scorso anno all’ePrix di Londra è stato già una grande avventura, che non si dimenticherà mai nella vita. Per esempio, abbiamo intervistato António Félix da Costa, con il quale abbiamo discusso dell’intera stagione, della sua partecipazione all’epoca nel team DS Techeetah e della tanto attesa nuova generazione di formule elettriche Gen3, che rappresentano le macchine da corsa più efficienti ad oggi. Probabilmente è proprio questo l’aspetto più atteso a Monaco quest’anno. D’altra parte, si tratta comunque di una mecca del motorsport, dove è un onore gareggiare per ogni serie motoristica, che si tratti di Formula 1, del Campionato del Mondo Rally WRC o, da qualche anno, della Formula E. Dopotutto, siamo già stati all’ePrix di Monaco una volta, e potete anche vedere le nostre impressioni del 2019 nel video. Ma ora torniamo al 2023: com’è la Gen3, cosa promette l’ePrix di Monaco di quest’anno, com’è andare alla Mecca del motorsport e come ci siamo goduti l’intero viaggio, cercheremo di rispondere a tutto questo durante la sessione di oggi.

Una strada non percorsa che attraversa 7 stati, o devi essere davvero un tifoso

Sì, la strada da Praga a Monaco è lunga. Che si vada al Gran Premio di Formula 1, di WRC o di Formula E nel Principato di Monaco, bisogna essere preparati a un viaggio di almeno 12 ore (poco meno di 1.200 km). Il percorso più breve attraversa 7 Paesi: Repubblica Ceca, Germania, Austria, Svizzera, Italia, Francia e infine Monaco. È necessario prepararsi all’acquisto di una vignetta svizzera, al pedaggio italiano piuttosto costoso ed eventualmente anche a una vignetta austriaca (o a una scorciatoia di circa 20 km dall’autostrada austriaca).

In conclusione, che si consideri il formato di un giorno delle gare di Formula E un vantaggio o uno svantaggio, l’appuntamento di sabato richiede una partenza relativamente presto. Nel nostro caso, era venerdì poco dopo mezzogiorno. Consiglierei di partire un po’ prima. Anche se il piano era chiaro: stare il più vicino possibile a Monaco, da qualche parte in Italia già in riva al mare, dormire in pace e arrivare al circuito la mattina presto, idealmente in tempo per le qualifiche, la realizzazione è stata molto più complicata. A parte il fatto che è sempre consigliabile avere un po’ di tempo a disposizione, e che anche questo può essere perso molto facilmente chiudendo un pezzo di autostrada svizzera o italiana, bisogna anche considerare il tempo necessario per trovare un parcheggio nel centro della metropoli monegasca e camminare da un parcheggio a pochi chilometri di distanza fino al circuito. Insomma, niente di tutto questo sembra facile, ma tra poco cercherò di convincervi che ne è valsa la pena.

Arrivare a Monaco o finalmente sul posto

Ho quasi dimenticato di dire che il pernottamento in un bell’albergo italiano non vi risparmierà il difficile viaggio. Infatti, sono state circa 6 ore di sonno e una colazione veloce a impedirci di risalire in macchina e percorrere gli ultimi 150 km fino a Monaco. Ho già accennato alla difficile situazione del parcheggio, quindi ora passo lentamente alla passeggiata soleggiata, dopo la quale finalmente si ha una vista beata del circuito del Grand Prix. Sì, è proprio il tipo di circuito urbano utilizzato dalla regina degli sport motoristici, la Formula Uno. A questo punto potrebbe essere opportuno aggiungere che la Formula E non è stata creata come futuro sostituto della Formula 1. Credo che sarebbe un po’ troppo… Credo che sarebbe un po’ esagerato parlare di un’alternativa molto attraente che sta crescendo in popolarità di anno in anno.

Alle 11 e mezza circa, quando finalmente ci avviciniamo al circuito a passo spedito, le qualifiche sono già in pieno svolgimento. I piloti hanno a disposizione due sessioni di prove libere, nelle quali, tra l’altro, J.-É. Vergne e Stoffel Vandoorne di DS Penske si sono comportati piuttosto bene. Per non essere da meno, DS Automobiles e il suo team ricordano molti successi a Monaco. Le qualifiche, tuttavia, hanno avuto un aspetto molto diverso.

Una qualifica piena di sorprendenti penalità

Jake Hughes ha conquistato la pole position Julius Baer – la seconda della stagione – dopo che il tempo del suo rivale, Sacha Fenestraz della Nissan, è stato annullato per aver superato il limite di potenza di 350 kW durante l’ultima sessione di qualifiche a Monaco. La decisione presa dai funzionari disciplinari della FIA dopo le qualifiche ha fatto sì che Fenestraz partisse secondo. Il pilota franco-argentino Fenestraz, che è stato il più veloce nei duelli finali, sembrava sicuro della sua seconda pole position della stagione.

Tuttavia, oltre all’annullamento del tempo di Fenestraz, è stato tolto anche quello di Jake Hughes, che non è riuscito a rispettare i limiti della pista. Il pilota della NEOM McLaren è uscito di pista alla curva 10 dopo aver commesso un errore all’uscita del leggendario tunnel di Monaco nel suo ultimo tentativo. Tuttavia, è stato Hughes a conquistare la pole position Julius Baer alla sua sesta visita in Formula E a Monaco. Sebbene un pilota partito dalla pole position abbia vinto quattro delle cinque gare dell’ePrix di Monaco, questa statistica è in diretto contrasto con il fatto che nessuno ha vinto le ultime 11 gare di Formula E partendo dalla pole position, e nessuno ha nemmeno raggiunto il podio nelle precedenti sette gare.

Maximilian Guenther del Maserati MSG Racing ha ricevuto anche una penalità di tre posizioni in griglia per essere entrato all’uscita dei box con le luci rosse accese.

Infine, anche i due compagni di squadra della DS Penske hanno “ottenuto” una penalità a sorpresa. Per loro, però, non si trattava tanto del comportamento in pista, quanto del mancato mantenimento del range di pressione degli pneumatici. A quanto pare, l’improvviso abbassamento della temperatura avrebbe fatto scendere la pressione degli pneumatici di entrambe le vetture DS E-TENSE FE23 al di sotto del valore minimo previsto dal regolamento. Di conseguenza, i loro tempi di qualifica sono stati annullati, con il risultato che Stoffel Vandoord è partito dal 21° posto e J.-É. Vergne dalla coda, al 22° posto.

Non serve la pole position per vincere a Monaco!

La vittoria di Cassidy dopo essere partito dal nono posto dimostra che non è necessario partire dalla prima posizione in griglia per vincere a Monte Carlo. La Formula E sta attraversando un periodo incredibile, con gli ultimi 12 piloti partiti dalla pole position che non hanno vinto una gara o sono saliti sul podio nelle precedenti otto gare, compresa Monaco!

Oltre a tutti i drammi delle qualifiche, Sacha Fenestraz della Nissan ha stabilito il tempo più veloce di Monaco nella storia della Formula E durante la semifinale con un tempo di 1:28.773, con una media di 135,324 km/h. Non è certo un brutto risultato, soprattutto perché il giovane esordiente detiene anche il record del giro più veloce nella storia della Formula E, stabilito all’inizio di quest’anno sul circuito di Città del Capo.

Un salto nel futuro dalla GEN2 alla GEN3

Oltre al giro più veloce mai visto di Fenestrazo sul circuito di Monaco, abbiamo assistito a una gara più veloce che mai. L’anno scorso, dando l’addio alla GEN2 dopo quattro anni di sviluppo, Robin Frijns ha fatto segnare il tempo di 1:32.707 nel giro più veloce dell’ePrix di Monaco 2022, guidando l’Audi e-tron FE07 per il Team Envision. Non è stato un giro lento, ma con l’arrivo della GEN3 sono arrivati tempi ancora più veloci, che sono stati mantenuti per gran parte della gara, culminando nel tempo di Jake Dennis, che è di 1,588 secondi più veloce del miglior tempo mai realizzato da un pilota di Formula E a Monaco. Il tempo di 1:31.119 sarà sicuramente migliorato con lo sviluppo dei veicoli GEN3 nelle prossime stagioni.

Molte manovre di sorpasso da parte dei piloti che tagliano il campo

Quando squadre come DS PENSKE e Porsche non riescono a qualificarsi e partono più indietro, è sempre interessante vedere quante posizioni riescono a recuperare durante l’ePrix. Stoffel Vandoorne e Jean-Eric Vergne (DS PENSKE) sono partiti dalle ultime posizioni dopo che i loro tempi di qualifica sono stati invalidati a causa di un’infrazione alla pressione degli pneumatici, ma questo non ha impedito loro di arrivare a punti, con Vergne che ha chiuso settimo e Vandoorne nono. Insieme hanno guadagnato 27 posizioni durante la gara!

In totale sono stati effettuati 116 sorpassi. Non è difficile sorpassare a Monaco? Non per questi piloti su macchine progettate per consentire gare ravvicinate e sorpassi anche sui circuiti più impegnativi.

Un weekend interessante all’ePrix di Monaco, che avrebbe potuto essere ancora più interessante.

L’E-Prix 2023 di Monaco ha offerto incredibili sorprese e momenti drammatici. Oltre alla penalità per il team DS Penske, altre sorprese sono state la decisione del direttore di gara di non aggiungere altri giri a causa dell’uscita della safety car. Questo ha cambiato completamente la strategia e la necessità di una riserva in relazione al consumo di energia. E poi c’è stata la seconda sorpresa: la vittoria di Nick Cassidy, arrivata dietro una safety car entrata in pista all’ultimo giro. Nel complesso, queste situazioni inaspettate (comprese le già citate penalità in qualifica) sono state discutibili e difficili da capire. Ma onestamente non riesco a immaginare quanto più interessante sarebbe stato l’ePrix se avessimo visto, per esempio, due “giri aggiunti”.

La gara di Formula E a Monaco ha dimostrato ancora una volta che questo sport offre velocità, tattica e dramma. I fan possono aspettarsi altre gare emozionanti in questa stagione. La vittoria di Nick Cassidy lo ha portato al primo posto nella classifica piloti con 121 punti, seguito da Wehrlein, Dennis ed Evans.

Grazie alla vittoria di Cassidy, Envision Racing ha conquistato il primo posto nella classifica a squadre con 182 punti, seguito da TAG Heuer Porsche Formula E Team con 168 punti e Jaguar TCS Racing con 157 punti. DS Penske è ancora una delle squadre di punta, con il quinto posto. Il team si sta ora preparando per le prossime due gare a Giacarta, in Indonesia, il 3 e 4 giugno.

Jan Novozny


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