Arriva l’Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid Q4. Non solo mette in difficoltà la concorrenza grazie alla sua autonomia elettrica

Una nuova versione dell’Alfa Romeo Tonale è arrivata sul mercato ceco. Questa volta si tratta di un ibrido plug-in top di gamma. Vi chiedete se sia possibile coniugare sportività, ribellione della bellezza italiana e, non da ultimo, sostenibilità? Cercherò di rispondere nelle righe che seguono. Non c’è bisogno di descrivere l’aspetto di quest’auto, perché conoscete già il design del motore a combustione. L’unica differenza è che sull’auto c’è un altro tappo, che non porta al serbatoio, ma attraverso il quale l’energia viene pompata nella batteria. Un’altra caratteristica, per me molto carina, è il serpente “elettrificato” (emblema del Biscione) sul vetro triangolare del lunotto oscurato. Degni di nota sono anche i terminali di scarico di destra, sorprendentemente riservati solo alla Q4 ibrida plug-in.

È anche importante menzionare il fatto che Alfa Romeo vuole diventare carbon neutral entro i prossimi cinque anni. Nell’ambito del processo zero-to-zero, con questo modello il marchio si libera del titolo di avere zero veicoli elettrificati nel suo portafoglio per introdurre una gamma completa di modelli a zero emissioni entro il 2027.

Autonomia elettrica fino a 80 km

Chi teme di percorrere poche decine di chilometri con l’alimentazione elettrica e di dover poi sollecitare ulteriormente il motore a combustione interna può stare tranquillo. Sempre che abbia un posto dove ricaricare l’auto per sfruttare tutto il potenziale del propulsore alternativo. E 80 chilometri di guida elettrica sono già sufficienti per spostarsi in città e tornare a casa. Le etichette EL sono solo la ciliegina sulla torta. Tuttavia, chi vuole avventurarsi oltre la metropoli può stare tranquillo, perché l’auto ha ancora un’autonomia combinata che può raggiungere i 600 chilometri (a seconda dello stile di guida). L’intero gruppo propulsore del Tonale ibrido plug-in è stato progettato tenendo conto del DNA del marchio. Sotto il cofano batte il cuore del motore a benzina quattro cilindri turbo 1.3 MultiAir da 180 CV. Il motore elettrico da 90 kW si trova poi sull’asse posteriore. Il motore a combustione è assistito da un cambio automatico a sei rapporti con convertitore idrodinamico. La vettura comprende anche una batteria agli ioni di litio con una tensione nominale di 306 V e una capacità totale di 15,5 kWh. L’autonomia puramente elettrica, in questo caso, raggiunge gli 80 chilometri nel funzionamento urbano ottimale o i 69 chilometri nel ciclo combinato. Il tema della sostenibilità viene ulteriormente approfondito dalla trazione ibrida, che raggiunge i 26 kg/km di emissioni di CO2. Un altro vantaggio è la ricarica della batteria, che può essere effettuata da 0 a 100% in 2,5 ore con il caricatore standard da 7,4 kW. L’intero pacchetto consente di accelerare da zero a 60 in 6,2 secondi.

Tante innovazioni di guida

Uno degli aspetti più interessanti è il selettore della dinamica di guida Alfa D.N.A., sinonimo di sportività spettacolare. Le funzioni del D.N.A. sono state ridisegnate per tenere conto delle specificità di un’auto elettrificata, aumentando sia l’efficienza che le prestazioni. Un’unica manopola consente di controllare la guida e i controlli elettronici della Q4, di coordinare l’azione del motore e della trasmissione e di regolare la risposta. Un sofisticato sistema di calibrazione permette al guidatore di concentrarsi sulla strada senza essere distratto dal controllo dei vari elementi. Il selettore permette così di selezionare D come Dynamic per la guida più sportiva, N come Natural per la guida ibrida con trazione integrale e infine A come Advance Efficiency per la modalità completamente elettrica. Un’altra caratteristica importante è la funzione E-Save, che consente di ricaricare (battery chargé) o mantenere il livello attuale della batteria (battery save) quando il motore a combustione è acceso. Il recupero consente poi alla batteria di recuperare energia durante tutte le fasi di decelerazione e frenata. Con l’eCoasting, l’energia viene recuperata anche quando si decelera togliendo il piede dal pedale del freno.

Innovazione sotto forma di certificazione NFT

L’abitacolo è dotato di infotainment integrato di serie. Tutte le funzioni e i servizi sono aggiornati grazie al sistema operativo Android personalizzabile e alla connettività 4G con aggiornamenti OTA. Il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici è ad alta risoluzione, così come il touchscreen principale da 10,25 pollici. Va notato che il sistema è veloce e intuitivo. È in grado di operare in multitasking, il che semplifica la vita del conducente. Inoltre, il quadro strumenti include miglioramenti specifici come il simbolo dell’elettro-biscione nella parte inferiore del quadrante destro, che cambia colore in base allo stato del motore elettrico (spento, acceso e in carica) e fornisce tutte le informazioni relative all’alimentazione e alla carica. Nuovo è anche il certificato NFT (Non-Fungible-Token) basato sulla tecnologia delle carte blockchain. La tecnologia NFT rappresenta un’innovazione del tutto esclusiva nell’intero settore automobilistico e Alfa Romeo è il primo costruttore a collegarla a un veicolo. Questa caratteristica è un’ulteriore prova di sostenibilità ed evidenzia la propensione del marchio all’innovazione di fondo. In base alla scelta del cliente, la tecnologia NFT genera un certificato che garantisce l’identità del veicolo e la sua corretta manutenzione, sostenendo così il suo valore residuo. Il certificato NFT costituisce un’ulteriore fonte di credibilità nel mercato delle auto usate e, nel caso del Tonale Plug-in Hybrid Q4, fornisce un’informazione in più. E quanto costerà tutto questo? Con un prezzo promozionale a partire da 1.229.000 CZK, IVA inclusa. IVA INCLUSA.

Primi giri con il nuovo Tonale Alfa Romeo

In occasione della presentazione dell’auto alla stampa ceca, abbiamo anche avuto l’opportunità di guidare una delle vetture. Io, un po’ secondo il punto di vista femminile, l’ho scelta per il suo colore. La verniciatura verde, che potrebbe essere paragonata all’erba e che lascia davvero senza fiato, forse non è così bella in foto come dal vivo e forse ha una leggera sfumatura turchese, il che è un vero peccato. Dopo essermi messo al volante devo elogiare il comodo sedile, che era davvero piacevole da usare, solo che il cuscino del sedile avrebbe potuto essere un po’ più lungo per la mia altezza di oltre 180 centimetri. I primi minuti in macchina sono stati un po’ confusi perché non sapevo esattamente dove si trovasse, soprattutto quando durante la presentazione ci sono stati presentati tutti i progressi tecnologici. Da creatura curiosa quale sono, volevo esplorarli tutti a fondo, ma ce n’erano così tanti che non sono riuscita a farlo durante i primi 30 minuti di guida. Ciò che sono riuscita a fare, tuttavia, è stato provare i diversi tipi di strade e la reazione dell’auto su di esse. Pollici in su per me. Anche se direi che l’Alfa sarebbe piuttosto viziata dalle strade italiane, ha affrontato a pieni voti quelle rotte ceche. Sono rimasto soddisfatto anche della risposta al pedale dell’acceleratore e della conseguente accelerazione, che dopo tutto mi fa sorridere nonostante si tratti pur sempre di un SUV e per di più elettrificato. Lo sterzo ha funzionato come un orologio senza la minima resistenza, e lo considero un vantaggio per le donne che non vogliono fare fatica a guidare. Non ho altre conoscenze, quindi sono curioso di vedere cosa scopriremo io e i miei colleghi durante una vera e propria settimana di test dell’auto. Ha qualche aspetto negativo? Vedremo! Michaela Rubesova


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